
Guida agli ottavi di Champions League e ai sedicesimi di Europa League
Ripartono le Coppe europee. Scarica gratis la nostra guida in agli ottavi di Champions League e ai sedicesimi di Europa League.
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Dopo aver fatto fuori Dinamo Kiev e Lask Linz, il Brugge torna in Champions per la terza volta negli ultimi quattro anni. E all’orizzonte si profilano due partite di lusso contro Psg e Real.
Nel Galatasaray dell’Imperatore Terim non mancano le vecchie conoscenze del nostro calcio, da Nagatomo a Muslera, da Lemina a Nzonzi. La via degli ottavi sembra però sbarrata da Real e Psg.
Ancora investimenti e stelle a Parigi, ma manca l’alloro europeo: Tuchel riproverà a raggiungere ciò che è sfuggito ai suoi predecessori.
In panchina è tornato Zidane, tecnico delle tre Coppe consecutive. Il mercato ha portato Hazard, Jović, Mendy ed Éder Militão: impossibile non inserire il Real tra i favoriti del torneo.
Il Bayern volta pagina: salutati Robben, Ribery e Hummels, il club bavarese ha comprato Coutinho, Perišić, Pavard ed Hernández. Basterà questo ricco mercato per respingere l’assalto interno del Borussia e per tornare grande in Europa?
Assente lo scorso anno, l’Olympiacos approda ai gironi dopo aver superato in estate Viktoria Plzeň, İstanbul Başakşehir e Krasnodar. Valbuena e compagni dovranno fare però i conti con Bayern e Tottenham: passare il turno sarebbe un’impresa.
Un anno fa ottenne quattro punti in un girone impossibile. Quest’anno può lottare per raggiungere almeno il terzo posto. La Stella Rossa, dopo un lungo percorso estivo (quattro turni preliminari), lancia la sfida.
Il Tottenham non può più nascondersi. L’arrivo di Ndombele ha rinforzato la squadra, ma il vero successo dell’estate è aver mantenuto ancora una volta tutti i big: Kane, Eriksen, Alli e Son ci riprovano dopo la finale persa a giugno.
La Dea approda per la prima volta nella grande Europa: il giusto premio per una squadra che da anni coniuga gioco e risultati e per il tecnico Gasperini, capace di lasciare la sua impronta.
Sulla strada dell’Atalanta c’è la Dinamo Zagabria, vincitrice di 13 degli ultimi 14 campionati croati. Nell’undici tipo di Bjelica (ex tecnico dello Spezia) spicca la classe di Dani Olmo, protagonista dello scorso Europeo Under 21 con la Spagna.
Dopo le due Premier League vinte in sequenza, a Guardiola manca solo la ciliegina europea per suggellare il suo ciclo. Poche chiacchiere: i Citizens sono tra i grandi favoriti per la vittoria finale.
Come al solito lo Šachtar è un mix di calciatori ucraini e brasiliani, connubio che negli anni ha garantito molti successi. Cambia invece il tecnico: al posto di Fonseca è arrivato Luís Castro.
Simeone, alla nona stagione alla guida dei Colchoneros, ha perso Griezmann, Filipe Luís, Godín, Juanfran, Rodrigo ed Hernández. Il mercato estivo ha però portato elementi di valore. Su tutti il portoghese João Félix, costato 126 milioni.
Il Bayer è atteso da un girone tosto e per sovvertire i pronostici il tecnico Bosz si affida ad un calcio propositivo. Il faro della squadra è Kai Havertz, centrocampista di 20 anni, autore di 17 reti nella scorsa Bundesliga.
La Signora ci riprova: terminato il ciclo di Max Allegri, la Juventus riapre la caccia alla Champions League con il vecchio “nemico” Maurizio Sarri alla guida.
Sorteggio difficile per la Lokomotiv di Sëmin, il tecnico più anziano della manifestazione. I russi si affidano a João Mário, Krychowiak e ai gemelli Mirančuk per creare scompiglio nel gruppo D.
Terza partecipazione per i belgi, poco fortunati nelle altre due circostanze. L’undici di Mazzù – tecnico di origine italiana – mette in vetrina molti giovani interessanti, tra cui il figlio d’arte Hagi.
Portata a casa la sesta Champions League della propria storia, il Liverpool ha nel mirino uno storico bis, ma soprattutto quel campionato che ad Anfield non viene festeggiato dal 1990.
Con una difesa di prim’ordine e una rosa rinforzata, il Napoli può crescere anche in Europa. Il girone, per una volta non proibitivo, permette di pensare in grande.
Dopo tante delusioni nei preliminari, il Salisburgo entra finalmente nell’élite del calcio europeo. Occhio ai giovani che questo club sa far crescere: qua sono passati negli ultimi anni Mané, Keïta e Lazaro.
Ad una squadra già fortissima sono stati aggiunti Griezmann e De Jong. La rosa garantisce qualità in tutti i reparti: il Barcellona è senz’altro tra le favorite per la vittoria finale che manca dal 2015, anno del secondo “triplete”.
Come l’Inter vuole scardinare il potere della Juve, il Borussia cerca di fare altrettanto con il Bayern. Sarà interessante vedere in questo girone la sfida tra due squadre accomunate dalla stessa “missione”. La forza dei gialloneri? La qualità dal centrocampo in su.
L’effetto Conte e i nuovi acquisti hanno ridato entusiasmo alla piazza. Il girone è per certi aspetti simile a quello dello scorso anno, ma l’Inter nel frattempo è cresciuta. La qualificazione agli ottavi è difficile, ma comunque alla portata.
Dopo dodici anni, i biancorossi di Praga tornano in Champions League. Il sorteggio però ha riservato ai cechi – che l’anno scorso arrivarono ai quarti di Europa League – un girone terribile.
Difficile sovvertire la maledizione di Guttmann, ma si può superare il girone con l’obiettivo di mettere in mostra nuovi gioielli dopo il maxi-incasso garantito da João Félix.
Il Lione si affida al brasiliano Sylvinho, al debutto da allenatore. Ma importante è anche il ruolo di Juninho Pernambucano, che da maggio è tornato come direttore sportivo del club.
Si riparte con Werner confermato e con il deluso Schick da recuperare: i tedeschi si affidano a Nagelsmann per provare a sorprendere in Europa.
Il ritorno al successo in patria accompagna le nuove ambizioni dei russi: il girone “morbido” può agevolare i sogni di tornare a recitare un ruolo da protagonisti in Europa.
I campioni d’Olanda, semifinalisti la scorsa stagione, hanno dovuto superare Paok e Apoel nei preliminari e non si pongono limiti, pur sapendo che confermare quanto di buono fatto l’anno passato non sarà facile, visti gli addii di De Jong e De Ligt.
Archiviato il capitolo Sarri, il Chelsea (con il mercato bloccato) riparte con la scommessa Lampard e con un nutrito gruppo di giovani agguerriti, da Mount a Abraham, da Hudson-Odoi a Tomori.
Ha il ranking peggiore delle 32 partecipanti, ma il Lilla – secondo nella scorsa Ligue 1 – ha qualche bella carta da giocarsi. A cominciare da Renato Sanches, prelevato dal Bayern e in cerca di riscatto dopo le delusioni bavaresi.